Programma carne Valle Elvo

venerdì 4 settembre 2009

Cronologia del Programma Carne al 22 agosto 2009

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Aggiornamento 22 agosto 2009



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NB. Questa relazione richiama allegati fatti per la veste cartacea che, al momento, non sono pubblicati sul sito. Provvederemo piu' avanti. Ci scusiamo con i lettori.

Relazione al “Programma Carne”
stato dell’arte alla data indicata


Il “programma carne” e’ stato ideato dalla Comunita’ Montana Bassa Valle Elvo – Occhieppo Superiore (BI), e dalla Comunita’ Montana Alta Valle Elvo – Graglia (BI); il capofila del programma e’ l’Alta Valle Elvo.

Il programma e’ finanziato dalle Comunita’ Montane proponenti, dalla Camera di Commercio di Biella, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e dalla Provincia di Biella.

Le finalita’ generali del programma in un tempo non stabilito a priori, e’ la nascita di un centro di svezzamento, ingrasso e finissaggio di Valle, gestito da una cooperativa’/societa’ di agricoltori e altro soggetti pubblico/privati, dove gli allevatori locali potranno conferire vitelli scolostrati. A questo fine, si ritiene molto importante verificare tecniche, tempi e costi delle fasi di svezzamento e ingrasso/finissaggio. Altrettanto importante e’ verificare le modalita’ di commercializzazione degli animali e/o delle carni prodotte. L’ipotesi del Centro verra’ presa in considerazione solamente dopo aver attentamente valutato la disponibilita’, l’interesse e il grado di coinvolgimento degli allevatori della zona.

I partners del programma sono il Dipartimento di produzioni animali, epidemiologia ed ecologia dell’Universita’ degli studi di Torino, nella persona del responsabile scientifico della parte sperimentale prof. Domenico Bergero con la collaborazione, per il 1° ciclo, ciclo, della dott. Elisabetta Occhiena e, per il 2° e 3° ciclo di allevamento, dei tesisti Sig. Davide Peiretti e Viso Maurizio; lo zootecnico dott. agr. Adriano Belliardo, consulente delle aziende della Valle Elvo; l’allevatore Signora Marzia Peretto, gestore dell’ingrasso degli animali del 1° e 2°ciclo; l’allevatore Signora Anselmetti Luigina addetta allo svezzamento del 2° e 3° ciclo; l’azienda CISRA di Grugliasco (TO) (annessa alle Facolta’ di Medicina Veterinaria e di Agraria, dell’Universita’ di Torino), gestore dell’ingrasso degli animali del 3° ciclo.

Il programma e’ condotto da un gruppo di lavoro costituito dagli Assessori all’agricoltura e alle foreste delle due Comunita’ Montane: dott. ing. Rinaldo Finotto e Sig. Stefano Morenghi, dal responsabile sanitario del Programma dott. vet. Rossano Rimella, da un rappresentante degli allevatori Sig. Andrea Peretto, dai responsabili degli uffici agro-forestali delle due Comunita’ Montane: dottori agronomi Michele Colombo e Costante Giacobbe.

Il preliminare del programma e’ iniziata nella primavera 2003 con l’attivazione del corso (finanziato dalla Regione Piemonte) dal titolo “Allevare bovini da carne nelle aziende di montagna”. Di questo e’ stata stampata una dispensa in 500 copie. Dopo un periodo di approfondimento e divulgazione dell’iniziativa a numerosi soggetti pubblico-privati (in particolare agli allevatori), nel settembre 2004 e’ stato presentato, alle aziende zootecniche aderenti, la figura del “consulente aziendale specializzato nelle produzioni da carne” [ruolo ricoperto dal dott. A. Belliardo residente a Savigliano (CN)]. Il tecnico e’ stato incaricato di visite periodiche alle stalle per consigli sull’alimentazione e sul management aziendale. Alla data odierna, il tecnico, ha compiuto 492 visite aziendali – con una presenza attorno alle 97 giornate lavorative - nelle 30 stalle circa aderenti al programma. L’adesione al programma e’ volontaria, gratuita e non prevede alcun impegno da parte dell’allevatore. Le visite sono previste, in numero ridotto rispetto gli anni precedenti, anche nel corso del 2009.

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Parte sperimentale


Ha previsto 3 cicli di allevamento; il terzo, ed ultimo, concluso nella prima decade di maggio 2009.

Preliminarmente ai cicli di allevamento si sono attivati:

• un accordo di collaborazione e consulenza con un istituto di ricerca: Dipartimento di produzioni animali, epidemiologia ed ecologia, Universita’ degli studi di Torino (direttore Prof. Domenico Bergero), Facolta’ di Medicina Veterinaria, Via Leonardo da Vinci 44, 10095 Gugliasco (TO);

• una struttura idonea ad ospitare 3 box per il ricovero di 18 vitelli (6 per box) comprensiva di una pesa montata su carro ponte, per verificare le performances ponderali degli animali, presso l’azienda agricola Peretto Marzia, Regione Roncale 1, 13896 Netro (BI).

Primo ciclo

Con la collaborazione di un grossista locale, si sono acquistati sul mercato – nella primavera 2005 - vitelli maschi scolostrati: 12 per la razza Pezzata Rossa Oropa (PRO, razza autoctona riconosciuta dalla FAO in pericolo di estinzione) e 6 per il gruppo di confronto: la scelta e’ caduta sul meticcio BBB (Bianca Blu Belga) x Frisona (maschio BBB x femmina FRISONA). In seguito, in considerazione della relativa precocita’ degli animali rispetto a razze specializzate da carne, si sono castrati 6 vitelli PRO. Il grossista fornitore si e’ occupato dello svezzamento degli animali.

Come per i cicli successivi e’ stata scelta di un’alimentazione “semplice” con grande uso di foraggi aziendali di origine locale e qualita’ ordinaria, un mangime sfarinato, formulato dal prof. Bergero e commissionato ad un mangimificio locale.

Il primo ciclo di ingrasso e’ iniziato il giorno 8 dicembre 2005 con l’arrivo e la pesatura dei vitelli da ristallo (peso medio kg 201) nella stalla gestita dalla Sig. Marzia Peretto. E’ proseguito con pesature mensili, alla presenza del responsabile scientifico, della tesista Elisabetta Occhiena e del responsabile sanitario. Alle pesate sono stati invitati, di volta in volta, gli allevatori aderenti, i partners del programma, gli organi di informazione, scolaresche e interessati diversi. In data 21 settembre 2007 e’ morto, per arresto cardiaco, un vitello castrato. Le macellazione si sono susseguite, in relazione alla maturazione degli animali, dal 2 ottobre 2006, sino al 17 gennaio 2007 (giorno di chiusura del primo ciclo, coincidente con la macellazione degli ultimi capi). Il peso medio alla macellazione degli animali e’ risultato essere kg 574,5 (plusvariante kg 703, minusvariante kg 470). Nella sua tesi di laurea in Scienze delle produzioni animali, la signorina Occhiena ha elaborato i dati scaturiti dalle indagini relative al ciclo (accrescimenti, consumi di alimenti, conversioni, rese al macello, analisi chimiche e fisiche sulla carne, alcuni dati economici, ecc.). La tesi e’ disponibile in formato .pdf a richiesta. Le qualita’ organolettiche delle carni sono state valutate “molto buone” dai consumatori, mentre il grado di ingrassamento e’ stato ritenuto “ottimo” da esperti.

Secondo ciclo

Nel gennaio 2006 si e’ ideato un secondo ciclo di ingrasso che, diversamente dal primo, ha visto la partecipazione attiva di un gruppo di allevatori aderenti al programma. Questi ultimi hanno messo gratuitamente a disposizione (nei primissimi mesi del 2006) un elevato numero di fattrici da razza Pezzata Rossa Oropa (80 circa). Le vacche e le giovenche, sono state sincronizzate, fecondate ed e’ stata loro diagnosticata la gravidanza a cura del dott. Rimella. I tori utilizzati sono stati, nella gran parte, di razza Piemontese (scelta dagli allevatori e molto conosciuta) e, in minor numero, della razza locale PRO. I tecnici del Programma hanno scelto tra questi 16 vitelli (di cui 6 maschi meticci Piemontese x PRO, 5 femmine meticce come sopra, 5 maschi PRO in purezza) da ingrassare e finire. Diversamente dal primo ciclo, e’ stato necessario affrontare la fase di svezzamento. Per questo motivo, presso l’azienda Anselmetti Luigina di Zubiena (BI), e’ stato organizzato (settembre 2006) un piccolo centro di svezzamento con tre box da 6 capi cadauno e 6 gabbie singole. L’introduzione degli animali nella struttura e’ iniziata ai primi di dicembre 2006 e terminata al 7 febbraio 2007. Alla fine di questa fase, in due mandate (la prima il 16 aprile, la seconda il 25 maggio 2007), gli animali sono stati nuovamente trasferiti presso la struttura gia’ utilizzata per l’ingrasso e il finissaggio del primo ciclo (Reg. Roncale – Netro). Da quelle date in poi, con la collaborazione di due nuovi tesisti in Medicina Veterinaria (Maurizio Viso e Davide Peiretti), sono ricominciati i rilievi zootecnici mensili sugli animali. Le 2 tesi di laurea in medicina veterinaria, avranno una parte generale comune ai due candidati, quindi il primo tesista approfondira’ aspetti zootecnici, mentre il secondo indaghera’ piu’ puntualmente la parte di ispezioni delle carni. Le 5 femmine del ciclo sono state vendute e macellate presso la Ditta Quagliotti Aldo di Borgofranco d’Ivrea il giorno 25 ottobre 2007. Le femmine hanno avuto una vita media lunga 334±18,7 giorni (± deviazione standard); pesavano mediamente alla macellazione 346±24,9 kg. I maschi e i castrati sono stati macellati tutti nel periodo compreso tra il 22 novembre e l’11 dicembre 2007. I maschi hanno avuto eta’ media 368±22,5 giorni e peso 420±81,2 kg. I castrati 334±18,6 giorni e peso 401±29,3 (dati provvisori: si confronti allegato 1).

Terzo ciclo

Nel febbraio del 2008, il Prof. D. Bergero ha proposto alle Comunita’ Montane lo svolgimento di un 3° e ultimo ciclo sperimentale. L’ingrasso, anziche’ nella struttura predisposta in Valle, si e’ svolta presso un Centro specializzato dell’Universita’ di Torino (CISRA Centro interdipartimentale servizio ricovero animali). Il ciclo e’ iniziato al 7 maggio 2008, dopo ricerca e acquisto dei vitelli maschi nelle aziende locali. Ha visto la presenza iniziale di 10 vitelli, ridotti a 9 per la morte improvvisa di uno di questi (23 luglio 2008) di razza Pezzata Rossa Oropa in purezza; di questi 5 sono stati mantenuti interi e 4 castrati. I vitelli, dopo lo svezzamento presso l’azienda Anselmetti Luigina a Zubiena (BI), sono stati trasferiti, in data 3 settembre 2008, all’Azienda CISRA a Grugliasco (TO). Nel Centro sono stati seguiti da personale specializzato e dai laureandi in Medicina veterinaria gia’ nominati. Le prime macellazioni si sono svolte, nel macello annesso all’azienda CISRA, alla fine del mese di marzo 2009, sono continuate nel mese di aprile e terminate nella prima decade di maggio 2009. L’intera prova e’ stata coordinata dal Prof. Domenico Bergero, mentre il Responsabile sanitario dello svezzamento e’ stato il dott. Rossano Rimella, gia’ Presidente dell’ Ordine dei Medici veterinari di Biella e Vercelli. Dopo il trasferimento la responsabilita’ della conduzione e’ stata assunta dal dott. vet. Giovanni Perona, direttore del CISRA. Con il Presidente del CISRA, Prof. Antonio Mimosi, e’ stata siglata una convenzione utile a normare i rapporti tra il Programma carne e il Centro. Dopo il periodo estivo 2009, a cura dei tesisti, verranno elaborati i dati zootecnici e di macellazione e verranno eseguite le analisi chimiche centesimali sulle carni liofilizzate mantenute presso l’Universita’ di Torino.



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Parte commerciale


Generale

Coerentemente con i presupposti originali del programma, ci si e’ mossi su piu’ fronti:

• si sono intrattenuti contatti con aggregati diversi di consumatori anche non organizzati (es. dipendenti di enti, di industrie, banche, societa’ sportive, uffici…), per la commercializzazione dei pacchi da freezer);
• e’ stata ritenuta interessante la pubblicita dell’iniziativa sulla stampa locale e si pensa all’attivazione di un numero telefonico, che possa mettere rapidamente in contatto produttori, macellai e consumatori;
• e’ allo studio l’attivazione di un marchio collettivo “Manzo Valle Elvo®” per i vitelloni della razza Pezzata Rossa Oropa e suoi meticci con tori specializzati da carne: dato l’interesse degli allevatori, si ritiene utile accellerare, nel futuro, tale iniziativa.
• sono sostanzialmente falliti ripetuti tentativi di accordi con i macellai aderenti ad associazioni di commercianti per la vendita, in esclusiva e con adeguato packaging, degli animali finiti: si e’ riscontrata una inaspettata chiusura, da parte dei macellai, rispetto alle proposte del Gruppo di lavoro.
• Si e’ indagata l’esperienza del caseificio cooperativo valle Stura di Demonte (CN) che ha aperto, da alcuni anni, presso lo spaccio formaggi, una macelleria che tratta vitelloni prodotti da soci. Si sono posti in atto tentativi di accordo con la dirigenza del caseificio cooperativo Valle Elvo, per la commercializzazione della carne fresca e dei pacchi da freezer, presso lo spaccio del Caseificio stesso. Al momento questi accordi sono sospesi per problemi strutturali e sanitari del negozio annesso al caseificio.

Commercializzazione delle carni del 2° ciclo

Per i maschi meticci e per i castrati, diversamente dal primo ciclo e diversamente dalle femmine, il Gruppo di lavoro ha scelto un tipo di commercializzazione che si ritiene innovativo e utile alla valorizzazione di produzioni locali di pregio.

L’attivita’ di vendita e’ stata cosi’ sviluppata. Nel mese di ottobre 2007, in occasione di una festa popolare, con la consegna di un volantino in 500 copie, si e’ pubblicizzata la vendita al consumatore, sotto forma di pacchi freezer da 10 (venduto a 100 €) o 12 kg (venduto a 115 €) sotto vuoto. La stampa locale ha ripreso e amplificato l’iniziativa. Il potenziale acquirente telefonava al numero indicato e prenotava uno o piu’ pacchi. Per il riconoscimento e la fatturazione, gli venivano chiesti i seguenti dati: nome e cognome, indirizzo, n° di telefono fisso e cellulare, codice fiscale (in alternativa, data e luogo di nascita), un anticipo di 30 €. In data 1° dicembre 2007, presso la struttura organizzata Cascina San Clemente di Occhieppo Inferiore (BI), c’e’ stata la consegna principale di carne preparara da 2 soggetti: macello Leone di Valdengo (BI) e macello Avondoglio di Chiaverano (TO). I pacchi sono stati trasferiti dal macello al luogo di consegna con furgoni refrigerati. A cura del Gruppo di lavoro, nella sede di San Clemente, c’e’ stata l’accoglienza del cliente con un piccolo rinfresco a base di prodotti locali, e la visione di un video-clip, montato dal Dipartimento di produzioni animali. Il cliente, prima di ricevere il pacco, depositato sul furgone, saldava la quota e ritirava la fattura. I clienti che non hanno potuto essere serviti con la prima serie di macellazioni, hanno ricevuto la carne a domicilio. I clienti – salvo rare eccezioni – erano residenti nella Provincia di Biella sino alla bassa Valsesia. Chi proveniva da fuori provincia ha potuto ritirare i pacchi direttamente al macello che aveva confezionato la carne.

L’iniziativa ha avuto un buonissimo successo e cosi’ 11 animali, tra maschi e castroni, sono stati macellati. Uno di questi non ha superato la visita di ispezione delle carni per una patologia assolutamente non diagnosticabile “a vivo”. Complessivamente la resa in pacchi degli animali, rispetto all’animale vivo, e’ stata del 46% con la produzione di 1940 kg di carne commercializzabile.



Schede

Con il pacco da freezer venivano consegnate le schede che si allegano per una puntuale informazione: allegato n° 2 e allegato n° 3. Riguardo l’allegato n° 3 e’ stato chiesto ai consumatori di segnalare osservazioni e di reinviare al Gruppo il questionario compilato. I dati sono stati elaborati. Sinteticamente si segnala una grandissima soddisfazione generale del cliente. Numerose sono le richieste di nuove macellazioni e nuove campagne di vendita dei pacchi. Si sottolinea che l’attenzione del consumatore si concentra sulle qualita’ organolettiche della carne (tenerezza, sapidita’, sugosita’…) ma e’ particolarmente attratto dalla provenienza locale dell’animale, dalla ragionevole certezza sulla qualita’ degli alimenti utilizzati, oltre che dalla autorevolezza dei soggetti coinvolti.

Commercializzazione delle carni del 3° ciclo

I proponenti, visto il buon successo di vendita della carne degli animali del 2 ciclo, hanno ritenuto continuare e approfondire la formula della vendita del pacco carne sotto vuoto. Gli animali macellati, nella struttura annessa all’azienda CISRA di Grugliasco, sono stati cosi’ commercializzati. I primi 2 capi sono stati venduti a pacchi a dipendenti dell’Universita’ di Torino – sede di Grugliasco. Gli ultimi 7, trasportati sotto forma di mezzene alla Ditta Leone carni di Valdengo (BI), sono stati trattati a clienti vecchi e nuovi del Programma, sempre con la formula del pacco misto sotto vuoto da 10 e/o 12 kg. N.B. La pezzatura 12 kg e’ composta dal pacco base di polpa da 10 kg e un pacco aggiuntivo (2 kg) di fegato e testina. Con l’ausilio di furgoni refrigerati, i pacchi sono stati consegnati direttamente all’indirizzo del cliente. I dati di resa al macello, di resa allo spolpo e del totale della produzione per il 3° ciclo, sono allo studio e verranno pubblicati, insieme ad altri dati scientifici, nella dispensa che verra’ prodotta e divulgata a cura del Programma, presumibilmente nei primi mesi del 2010.

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Costi di produzione dei vitelloni


Si allegano le schede provvisorie (di sintesi) sui costi di produzione e di macellazione degli animali del 2° ciclo, suddivisi in femmine, maschi e castrati. Allegato 5 Femmine; Allegato 6 Maschi; Allegato 7 Castrati. Si rimarca il fatto che le schede sono fatte su “fogli elettronici di calcolo” e che la stampa non puo’ evidenziare puntualmente tutti gli elementi considerati.

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Rapporti con gli allevatori


Nel mese di marzo 2008, presso la Cascina S. Clemente di Occhieppo Inferiore (BI), e’ stato presentato ad allevatori, a interessati, alla stampa e a rappresentanti dei soggetti partners (Camera di Commercio di Biella, Provincia di Biella, Fondazione Cassa di Risparmio), l’avanzamento e gli obiettivi del Programma carne. In relazione a cio’, nelle settimane seguenti, si sono organizzati incontri destinati solamente agli allevatori. A queste sedute hanno fedelmente partecipato una dozzina di titolari di aziende zootecniche. E’ stata prospettata loro la nascita di un soggetto giuridico, in grado di continuare l’attivita’ nata con il Programma. Gli allevatori sono stati responsabilizzati delle scelte che andavano compiendo, anche attraverso votazioni a maggioranza. E’ stato cosi’ deciso di occuparsi, in primo tempo, solo degli animali in purezza della razza Pezzata Rossa Oropa lasciando, a ogni singolo allevatore, la responsabilita’ di crescita e di ingrasso di altre razze o di meticci con tori di razze da carne e fattrici PRO.

Le principali iniziative sotto la totale responsabilita’ degli allevatori, aiutati “amicalmente” dagli Assessori e dai Tecnici comunitari, sono state le seguenti.

• La prima di queste – iniziata nel mese di marzo 2008 e conclusa a giugno 2008 – e’ stato un contratto di allevamento, tra 2 diversi proprietari, per un totale di 4 capi. Questi sono stati ingrassati/finiti presso l’apposita struttura condotta dalla Signora Marzia Peretto a Netro. La macellazione e la commercializzazione delle carni, sotto forma di pacchi freezer. I pacchi, prodotti dai 4 animali, sono stati circa 70 confermando la resa – rispetto al peso vivo – del 46%. I consumatori, organizzati sempre dai responsabili del programma, hanno visto la consegna della carne “porta a porta” con furgoni refrigerati. I 2 allevatori liberamente coinvolti nel contratto di allevamento hanno dichiarato grande soddisfazione rispetto all’iniziativa.

• La seconda iniziativa – che si ritene particolarmente importante per il superamento di una mentalita’ poco disponibile alla collaborazione tra aziende – ha visto la partecipazione di 5 allevatori per un totale di 12 capi, 7 maschi e 5 femmine, da ingrassare, finire e commercializzare, attorno al periodo di Natale 2008 . Dopo qualche preliminare discussione, e’ stato licenziato un innovativo contratto di allevamento che ha regolato i rapporti tra “detentore” : chi ingrassa per conto di altri gli animali, e “i concedenti”: proprietari che conferiscono animali da ingrassare e pagano alimenti e spese diverse. La sede dell’ ingrasso e’ stata l’azienda Peretto Marzia di Netro. Si allega, al n° 4, bozza di contratto di allevamento. Gli animali sono stati trasferiti all’ingrasso nei primissimi giorni di luglio 2008. In relazione allo sviluppo corporeo, al grado di ingrassamento e al sesso, gli animali sono stati macellati e commercializzati in 3 tempi: 2 capi macellati in data 21 ottobre e commercializzati il 31 ottobre 2008; 7 capi macellati tra il 27 novembre e il 2 dicembre e commercializzati il 13 dicembre 2008; 2 capi macellati in data 22 gennaio e commercializzati il 31 gennaio 2009.
• La terza iniziativa e’ analoga alla prima sia per il numero degli allevatori coinvolti (2), che per il numero dei capi (4), che per il periodo dell’anno (da marzo a giugno 2009), che per la sede dell’allevamento e la commercializzazione delle carni.
• La quarta iniziativa, iniziata 7 luglio 2009, e’ oggi in corso presso l’azienda di Netro. Sempre sulla base del contratto di allevamento, steso nell’anno 2008 con modestissime aggiunte, sono attualmente all’ingrasso 12 capi maschi di razza PRO: 3 di questi sono interi, altri 9 castrati precocemente con metodi incruenti. I vitelloni appartengono a 4 allevatori. Gli animali, in relazione alla loro eta’ e alla maturazione tecnica, verranno presumibilmente macellati e commercializzati tra la fine di ottobre e la meta’ di dicembre 2009.
Tutte queste esperienze hanno avuto interessanti implicazioni:
1. Si sono testate, sul campo, le capacita’ di rapporti di lavoro ed economici, tra “detentore”, “concedenti” e tecnici, sempre improntate a rispetto, massima collaborazione e puntualita’ (anche nei pagamenti, anticipi e saldi al detentore) .
2. Si sono consolidati i costi al giorno e “a capo” per l’alimentazione e la paglia destinata ai vitelloni, mentre era stato stabilito a priori un contributo al detentore, pari a 1 €/giorno, per affitto, luce, acqua, manodopera e sorveglianza. Alla fine del ciclo si e’ ritenuto rispondente ai prezzi di mercato e riproponibile il contributo al gestore, come stabilito inizialmente.
3. Si e’ verificato che il contratto di allevamento, stilato con attenzione ma, certamente, senza esperienza pregressa, ha svolto egregiamente la sua funzione, tanto che e’ stato riproposto, sostanzialmente senza variazioni, per i cicli del 2009.
4. I prezzi dei pacchi hanno subito un ritocco di circa il 5%, passando a 105 € per il pacco da 10 kg e a 120 € per quello da 12 kg. Questi prezzi sono stati utilizzati anche per la vendita dei pacchi del 3° ciclo sperimentale.
5. I risultati zootecnici ed economici sono stati molto interessanti. Si allegano, relativamente alla seconda iniziativa, ai numeri: 8) i giorni di ciclo e gli incrementi giornalieri degli animali (maschi e femmine); 9) spese sostenute per alimantazione, paglia e veterinario del ciclo; 10) resa in pacchi da 10 e 12 kg e ricavi degli animali; 11) rapporto ricavi/costi (del solo ingrasso) di animali paradigmatici: maschio piu’ pesante e piu’ leggero, femmina piu’ pesante e leggera.

• La quinta e decisiva iniziativa, quella piu’ rischiosa e, di conseguenza, piu’ lunga e meditativa, e’ ancora allo studio nonostante le sollecitazioni dei soggetti proponenti. Risulta necessario la nascita di un soggetto giuridico (da verificare se una cooperativa a r.l. o una societa’ agricola o un consorzio) che darebbe vita al Centro di allevamento di Valle o, almeno, continuerebbe le prove di allevamento e commercializzazione, gia’ in essere. In questo senso, con cadenza grosso modo mensile, insieme agli altri argomenti all’ordine del giorno, gli interessati si incontrano con i rappresentanti del Gruppo di lavoro e con soggetti via via diversi, quali: un commercialista (per gli aspetti legati alla forma del soggetto giuridico), un esperto di cooperazione (per approfondire i temi legati a questo aspetto di associazione)… La risoluzione del problema e’ stata al momento accantonata, sia per gli ottimi risultati del contratto di allevamento, sia per “rodare” i rapporti tra i futuri ipotetici soci, sia per l’incerto futuro delle Comunita’ Montane - che potrebbero venire cancellate dal panorama degli Enti Pubblici nazionali o, almeno, per la prevista fusione tra i 2 Enti -. Nonostante questi problemi e’ urgente la nascita di un soggetto giuridico sia per eliminare problematiche di carattere fiscale che sanitarie.

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Costi e ricavi del programma


Costi generali sostenuti sino alla data dell’ 22 agosto 2009 - la suddivisione non e’ sempre perfettamente definibile): 2.760 € per pubblicazioni, 48.444 € per consulenze zootecniche e interventi veterinari, 396 € per analisi cliniche e di prodotti, 2.104 € per acquisto pesa bestiame, 6.965 € per attrezzature (box e gabbie per vitelli, utilizzabili per molti cicli) 474 € impianto idrico box svezzamento (coppette per animali, collegamenti…).

Costi primo ciclo: 14.977 € per animali, 12.012 € per alimenti, 575 € per lettiera, 10.650 € per contributi al gestore (affitto, sorveglianza, manodopera, costruzione box e acquisto silos incluso), 300 € per trasporti, 540 € per assicurazione, 240 € smaltimento carcassa e materiale minuto.

Costi secondo ciclo: 7.350 € per animali, 9.977 € per alimenti, 7.600 € per contributi ai gestori (affitto, sorveglianza, manodopera, attrezzature escluse), 576 € per assicurazione, 600 € trasporti, 244 € diverse (farmaci, disinfettanti, minuterie), 4.125 € macellazioni, 72 € (smaltimento carcassa) .

Costi terzo ciclo: 3.860 € per animali, 2.724 € per alimenti, 1.800 € per contributi al gestore svezzamento, 7.447 € per contributo al gestore ingrasso CISRA, 132 € per assicurazione, 660 € trasporti, 30 € diverse (farmaci, disinfettanti, minuterie), 225 € (smaltimento carcassa, parzialmente rimborsati da consorzio obbligatorio), 2.312 € per macellazioni e preparazione carne.

Entrate primo ciclo: vendita animali da macello € 20.058

Entrate secondo ciclo: vendita animali da macello € 4.548, valore della carne commercializzata a pacchi da freezer € 15.060

Entrate terzo ciclo: vendita animali da macello a CISRA € 2.835, valore della carne commercializzata a pacchi da freezer € 12.450

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Aspetti generali


Assicurazioni

A favore del gestore della stalla di ingrasso – per il 1° e il 2° ciclo – e’ stata stipulata polizza assicurativa per incidenti, anche gravi, del personale. Per la stalla di svezzamento e’ stata stipulata polizza contro eventuali furti; non si e’ ritenuto assicurare il personale per incidenti, data la ridotta mole degli animali.

Pubblicazione dei dati

All’indirizzo internet http://manzove.blogspot.com si pubblica la seguente relazione e altri dati di carattere provvisorio. Alla conclusione del programma sperimentale (estate/autunno 2009) i risultati delle prove, delle analisi e dei dati tecnico-economici, verranno pubblicati sotto forma di opuscolo a stampa, con pagine a colori e fotografie, da divulgare ai soggetti istituzionali, agli allevatori e agli interessati. Sulla copertina delle pubblicazioni trovera’ posto il logo degli Enti e Amministrazioni che hanno partecipato all’iniziativa.

A cura del gruppo di lavoro “Programma Carne Valle Elvo”

Allegati n° 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6 – 7 – 8 - 9 – 10 – 11

mercoledì 25 febbraio 2009

Storia di Nano, vitellone Valle Elvo



Buongiorno, sono un vitellone della Valle Elvo, vero figlio di queste montagne e delle vacche Pezzate Rosse Oropa (grande razza locale). Da queste parti, noi vitelloni, non siamo in tanti, la maggior parte delle mie sorelle vengono destinate a sostituire le loro mamme quando sono diventate troppo vecchie.

Ai miei fratelli maschi, la mamma da’ il colostro. Dopo 2-3 settimane dal parto vengono venduti a grossisti che li portano in pianura, nelle grandi stalle, dove diventano vitelli a carne bianca: per questa produzione siamo molto ricercati.

Io invece ho avuto un destino diverso. Un gruppo di appassionati, veterinari, zootecnici, agronomi, qualche anno fa, ha avuto questa pensata: “ Fare nascere vitelli e’ un mestiere difficile, bisogna essere allevatori veri, professionisti in gamba. La nostra valle e’ ancora ricca di questi esperti personaggi. Vendere il vitello piccolo impoverisce l’economia della zona. Bisogna che, superando la tradizione, siamo in grado di far diventare i vitelli adulti, ingrassarli e preparali al meglio per la macellazione. Cosi’, anche il consumatore, potra’ essere sicuro che quello che mangia, e’ nato, allevato, ingrassato vicino a casa sua, con sistemi moderni ma rispettosi della tradizione.”

Questa idea e’ arrivato alle due Comunita’ Montane della Valle Elvo: quella Alta, che ha sede a Graglia Merletto (BI), e quella Bassa che sta a Occhieppo Superiore (BI). Gli amministratori delle Comunita’ montane hanno pensato che la cosa non era campata in aria e si sono detti disponibili a dar credito, nel senso di tempo e soldi.

Cosi’, per cominciare, e’ stato ingaggiato uno “zootecnico” che viene da Cuneo, o almeno da quelle parti, si chiama Adriano. A lui hanno dato il compito di fare le consulenze alla aziende agricole che avevano alzato la mano e avevano detto: “Noi vogliamo a vedere cosa ci propongono, tanto, se non fa bene, certamente male non fa.” Cosi’ con il tempo bello o brutto, d’estate e d’inverno, due giorni al mese Adriano li va a trovare e fa con loro delle belle chiaccherate.

Si capisce che non basta raccontare quello che c’e’ nei libri o quello che fanno in giro per il mondo, bisogna capire bene se la nostra razza e’ in grado di dare i risultati sperati: il consumatore, ai giorni nostri, e’ difficile da accontentare.

Cosi’ il gruppetto di amici e’ andato a cercare uno che se ne intende di prove sugli animali: il direttore del Dipartimento di produzioni animali dell’Universita’ di Torino, si chiama Domenico. Anche a questo signore (professore eh!) la cosa e’ piaciuta e si e’ coinvolto. Bisognava avere una stalla con tre box, un silos, una pesa… annessi e connessi. Cerca di qui e di la’ e si sono fatti avanti la Marzia e il Gillio: a Netro hanno preparato tutto quello che serviva. Cosi’, nel dicembre del 2005, sono arrivati – gia’ svezzati – 18 bei vitelli, tutti maschi: 12 erano Pezzati Oropa, 6 meticci con padre Blu Belga (una razza da carne molto conosciuta). Hanno dato loro il fieno di Netro e il mangime che preparavano (sempre fresco) Bernardo e Emanuele. Sono stati coccolati per circa un anno, poi e’ arrivato il momento piu’ delicato. Si sa, noi vitelloni, abbiamo vita facile ma non lunga. Alle macellazioni c’era sempre una ragazza che pesava e prendeva campioni per fare le analisi: l’Elisabetta. Questa signorina gentile – grazie anche ai miei fratelli maggiori – e’ diventata “dottore in scienze delle produzioni animali”.

Nel frattempo tutta la squadra degli amici del “Programma carne” – ormai molto affiatata – ne aveva pensata un’altra: i vitelloni del nuovo ciclo li dobbiamo conoscere addirittura prima della nascita, vogliamo scegliere mamma e papa’. La mamma sara’ sempre di questa valle e pezzata Oropa, il padre potra’ essere di questa razza o “Piemontese”. Questi Piemontesi, oltre a essere figli della nostra terra, sono una delle migliori razze da carne del mondo. Cosi’ hanno scelto le mamme e il veterinario Rossano ne ha fecondate una quantita’: siamo nati in tanti – tra novembre 2006 e gennaio 2007 -, uno di questi sono io.

Siamo stati un poco con la nostra mamma, poi, una sera d’inverno, Attilio e Costante sono venuti a prenderci con un camion e ci hanno portati a Zubiena – sulla Serra – nel capannone del Guido e della Luigina. Li si stava molto bene, le prime settimane ognuno di noi aveva una gabbietta singola: era un po’ noioso, non si poteva giocare, ne sgroppare. Poi, finalmente, ci hanno messo nei piccoli box: era come l’asilo, c’erano tre classi, i piccoli, i medi e i grandi. Ne abbiamo fatte di tutti i colori: uno di noi, un pomeriggio, e’ scappato ed e’ corso fino alla frazione Parogno, Guido e Rossano gli sono corsi dietro fino a quando avevano fiato. Fortuna che un signore l’ha chiuso in cortile, altrimenti poteva perdersi nei boschi. La Luigina, mattino e sera, ci preparava il latte tiepido con una macchina bellissima: tutta d’acciaio.

In primavera, quando avevamo imparato tutti a mangiare cose solide, siamo stati trasferiti di nuovo dalla Marzia. Qui, in tutta tranquillita’, nel nostro capannone aperto su un lato, su un letto di paglia, siamo diventati grandi. Ci facevano compagnia, spesso ci pulivano e ci davano da mangiare, Daniele e Luca i figli della Marzia. Verso la fine di ogni mese Domenico, Rossano, Michele, Rinaldo Costante, e Andrea ci pesavano: calavano la pesa dentro a un box; noi, per gioco, facevamo gli scontrosi e loro un po’ si spazientivano: era molto divertente. Con loro venivano, da un posto vicino a Pinerolo, anche gli studenti in veterinaria: Maurizio e Davide.

Tutto quello che abbiamo mangiato: dal latte, al fieno, al mangime e’ stato attentamente selezionato, qualche volta, di questi alimenti, e’ stata fatta l’analisi. Noi, come vi ho raccontato, siamo stati pesati ogni mese. Avevamo sempre lo spazio giusto, la paglia nuova e non abbiamo mai avuto stress, una volta siamo stati vaccinati e, in estate, ci hanno spruzzato sul corpo un liquido fresco. Hanno passato al setaccio anche la nostra cacca…

Speriamo che le nostre carni siano gustose come la storia che vi ho raccontato. Fateci sapere compilando e restitutendo il questionario che vi hanno consegnato.

domenica 6 aprile 2008

Costo di produzione vitellone Pezzato rosso castrato

Presupposti
I prezzi sono comprensivi di iva.
Ipotizzata una macellazione a 335 giorni pari a 400 kg di peso
Età.
Nascita = giorni 0 peso 40 kg; scolostramento (acquisto) = giorni 39 peso 73 kg; fine svezzamento 107 giorni peso 179 kg;

Periodo ingrasso giorni 189

Acquisto vitello: € 402 (pari a 5,5 €/kg peso vivo)
Castrazione: € 30,00

Svezzamento: alimenti € 210 (dato da esperienza in campo)
Svezzamento: paglia € 6
Svezzamento: manodopera, sorveglianza € 151
Svezzamento: affitto, elettricita' € 20
Svezzamento: struttura mobile € 11
Svezzamento: mortalita', imprevisti (per capo) compresso nell'ingrasso
Svezzamento: interventi veterinari, farmaci, disinfettanti € 35
TOTALE SVEZZAMENTO € 433

Ingrasso: fieno (kg/capo/die) 2,74 € 48
Ingrasso: mangime(kg/capo/die) 5,9 € 300
Ingrasso: acqua (litri/capo/die)40 € 6
Ingrasso: paglia (costo/capo/ciclo) € 20
Ingrasso: interventi veterinari € 10
Ingrasso: mortalita', imprevisti 6% € 30
Ingrasso: manodopera, sorveglianza € 200
Ingrasso: affitto, elettricita' € 35
Ingrasso: struttura apposita € 15
Produzione letame - € 26,00
TOTALE INGRASSO € 638

TOTALE COSTI CICLO COMPLETO € 1.502
COSTO PER KG DI CARNE (VIVO) € 3,76 Peso medio 400 kg

IPOTESI MACELLATO

costo macellazione: € 400,00
totale costo animale macellato: € 1.902
kg di carne da pacco: 184
Costo per kg di carne: € 10,34
kg fegato piu testina: 10
Costo per kg di carne piu fegato: € 9,81
Ipotesi tornaconto
Prezzo per kg carne: € 10,00
Ricavo carne: € 1.840,00
Prezzo per kg fegato ecc: € 7,50
Ricavo fegato ecc: € 75,00
Utile/perdita: € 13

mercoledì 14 novembre 2007

Per il consumatore



Questionario sul vitellone da carne consegnato a pacchi sotto vuoto

Gentile consumatore, La ringraziamo per aver voluto aderire alla nostra proposta. Da anni lavoriamo per migliorare la produzione della carne locale di montagna. Abbiamo, tra l’altro, fatto esperienze di valore scientifico sull’allevamento della razza Pezzata Rossa Oropa e dei suoi meticci con tori da carne (Piemontese). Adesso “osiamo” proporre i risultati dei nostri sforzi a Lei. Dopo molti tentativi, riteniamo che la “filiera corta produttore-consumatore” sia l’unico modo per valorizzare il lavoro dei nostri allevatori. Vorremmo, con il Suo aiuto, mettere in moto un sistema utile a entrambi. Per questo, chiedendo scusa per le incapacità e le ingenuità dei principianti, vorremmo avere da Lei alcune risposte ai nostri interrogativi. La ringraziamo dell’aiuto.

0) Cognome e nome (facoltativo)________________________________________

1) Come e’ venuta a conoscenza dell’iniziativa? (può segnare più risposte)

ho ricevuto il volantino □ l’ho letto sul giornale □ passa parola □
altro (specificare)_______________________________________________

2) Perché ha prenotato il pacco? (può segnare più risposte)

pensa che la carne sia più buona □ e’ certa dell’origine □ e’ certa degli alimenti usati □ apprezza l’iniziativa □ per pura curiosità □ altro__________________________________________________________

3) Conosce il Programma Carne della Valle Elvo?

si □ no □ vorrei saperne di più □ non mi interessa □

4) Cosa pensa del prezzo?

faccina entusiasta/ faccina bella/ faccina standard/ faccina brutta

5) Cosa pensa della distribuzione/consegna?

faccina entusiasta/ faccina bella/ faccina standard/ faccina brutta

6) Quale era l’aspetto (esteriore, visivo) del pacco quando l’ha ricevuto?

faccina entusiasta/ faccina bella/ faccina standard/ faccina brutta

7) Quale era il grado di conservazione della carne quando ha aperto il pacco?

faccina entusiasta/ faccina bella/ faccina standard/ faccina brutta

8) Come considera la composizione del pacco e la sua preparazione?

faccina entusiasta/ faccina bella/ faccina standard/ faccina brutta

9) Come si e’ comportata la carne alla cottura?

faccina entusiasta/ faccina bella/ faccina standard/ faccina brutta

10) Quale e’ il sapore della carne?

faccina entusiasta/ faccina bella/ faccina standard/ faccina brutta

11) Quale e’ la tenerezza della carne?

faccina entusiasta/ faccina bella/ faccina standard/ faccina brutta

12) Le farebbe comodo, periodicamente, ricevere pacchi carne a casa sua?

faccina entusiasta/ faccina bella/ faccina standard/ faccina brutta

13) Le e’ stata utile la scheda fornita con l’animale?

si □ no □ l’ho letta ma non so □ non l’ho letta □

14) Comprerebbe altra carne in futuro con questo sistema?

si □ no □ forse □

16) Se la risposta alla domanda n° 15 e’ stata no □ oppure forse □ vuole indicarci i motivi?

Informazioni personali

Ufficio agricoltura e foreste: istituito il 1° settembre 1981, responsabile Costante Giacobbe